Che cos’è il GSE?
Il GSE è il Gestore Servizi Energetici. E’ un Ente statale che dal 1992 raccoglie in un fondo i contributi che tutti gli utilizzatori di corrente elettrica pagano in bolletta pari al 5% dell’importo da pagare (nella bolletta ENEL è la voce 03).
Come si fa ad ottenere gli incentivi?
Quando è terminata l’installazione dell’impianto fotovoltaico bisogna presentare la richiesta degli incentivi al GSE. Entro 60 giorni il GSE inoltra il contratto di incentivazione da firmare. Da quel momento iniziamo a percepire gli incentivi, che verranno accreditati sul conto corrente indicato in fase di richiesta. Verranno inoltre riconosciuti gli incentivi a partire dalla data di accensione dell’impianto (compreso quindi i giorni decorsi per la spedizione della richiesta da parte nostra e per la spedizione del contratto da parte del GSE).
Per quanto tempo percepisco gli incentivi?
Il Contributo del GSE viene riconosciuto per 20 anni dall’entrata in funzione dell’impianto.
Come faccio ad essere sicuro che non finiscono i fondi?
I fondi non finiscono perché per legge una quota pari al 5% di tutte le bollette che paghiamo ai gestori di corrente elettrica viene trattenuta ed accantonata appositamente per incentivare l’impiego di energie alternative.
Per quanto tempo ci saranno questi incentivi?
Al raggiungimento dell’obiettivo prefissato di 1200 MegaWatt il sistema sarà revisionato. Il che vuol dire che probabilmente non verranno riconosciuti più incentivi.
E se faccio richiesta di incentivi e nel frattempo si raggiungono i 1200 MegaWatt?
Ad oggi siamo circa a 600 Mega Watt, quindi c’è ancora tempo. Bisogna però considerare che gli incentivi tendono a diminuire di circa il 2% ogni anno che passa.
Se gli incentivi diminuiscono con il passare degli anni, vuol dire che tra qualche anno mi daranno molto meno?
NO. Gli incentivi che vengono riconosciuti sono quelli corrispondenti all’anno in cui viene inoltrata la richiesta al GSE, e rimarranno sempre quelli per 20 anni.
A conti fatti, a quanto ammonta questo contributo?
Per gli impianti che verranno allacciati nel 2010 le tariffe sono le seguenti:
Potenza dell’impianto
(Kwp) |
Tipologia dell’impianto |
Non integrato |
Parzialmente integrato |
Integrato |
Fino a 3 compreso |
€ 0,384 |
€ 0,422 |
€ 0,470 |
Da 3 a 20 |
€ 0,365 |
€ 0,404 |
€ 0,442 |
Oltre 20 |
€ 0,346 |
€ 0,384 |
€ 0,422 |
E’ possibile consultare le tariffe incentivanti individuate dai decreti ministeriali sul sito www.gse.it.
Ci sono agevolazioni supplementari da applicare a queste tariffe?
Si. Per impianti integrati che prevedono la bonifica di una copertura in amianto cemento è previsto un incremento delle tariffe del 5%. Lo stesso dicasi per impianti di qualsiasi tipo (integrato, non integrato o parzialmente integrato) per enti e comuni
Tra 20 anni l’impianto non funziona più?
No. L’impianto continua a funzionare (anche se con una produzione che va diminuendo), soltanto non si percepiranno più gli incentivi.
Gli incentivi vengono riconosciuti sull’energia che produco e che non consumo quindi che immetto in rete?
No. Gli incentivi vengono riconosciuti su tutta l’energia prodotta, anche su quella prodotta e consumata.
L’energia che produco in più dove viene accumulata?
L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico va tutta in rete, anche quella che utilizziamo per il nostro fabbisogno. Ci saranno due contatori: uno è quello che già abbiamo e che conteggia l’energia che consumiamo; l’altro è quello che andremo ad installare e che conteggia l’energia che viene prodotta. Verrà poi fatto un bilancio tra quanto prodotto e quanto consumato. Con il NUOVO CONTO ENERGIA entrato in vigore a partire dal 31.12.2009 dal momento che il valore complessivo dell’energia elettrica immessa può essere superiore a quello dell’energia prelevata, gli utenti dello Scambio sul posto hanno la possibilità di scegliere tra due opzioni: la gestione a credito delle eventuali eccedenze per gli anni successivi (senza alcuna scadenza temporale) oppure la liquidazione monetaria annuale delle eventuali eccedenze.
Ma perché non mi viene pagata l’energia che produco in più rispetto ai miei consumi?
E’ possibile farsi pagare l’energia prodotta in più facendo un contratto di CESSIONE IN RETE (vendita di energia). Questo tipo di contratto è indicato per le aziende con partita iva (ed obbligatorio per gli impianti superiori a 200 kwp). In questo caso l’energia prodotta viene consumata direttamente e riduce (o azzera) il prelievo di energia dalla rete. L’energia prodotta in eccesso viene ritirata al gestore di rete. Il prezzo indicativo di vendita nel 2009 è di €/kwh 0,089.
Per installare un impianto fotovoltaico occorrono molti soldi. Visto che non dispongo di tanta liquidità, come posso fare?
E’ così nella maggior parte dei casi. Proprio per questo molti Istituti di Credito, dispongono di finanziamenti mirati a questo tipo di investimento. A seconda del posizionamento dell’impianto e quindi della quantità di energia prodotta, nei primi anni potrebbe esserci una piccola quota in attivo o in passivo, questo perché stiamo ancora pagando l’impianto. E’ evidente che, con il passare degli anni, quando non avremo più il costo dell’impianto, avremo soltanto “attività”, per 20 anni.
Se scelgo di installare l’impianto con SCAMBIO SUL POSTO posso poi, a distanza di tempo, cambiare il contratto in CESSIONE IN RETE (vendita energia)?
Si. Il contratto è annuale e tacitamente rinnovato. Prima della scadenza stabilita contrattualmente si può cambiare il contratto da scambio sul posto a cessione in rete.
Ai fini di una maggiore produzione di energia qual è il miglior orientamento dell’impianto?
L’orientamento migliore è sud. E’ comunque indicato anche un orientamento sud-ovest o sud-est. E’ invece meno produttivo l’impianto che viene posizionato a Nord o a est-ovest. Bisogna inoltre valutare altri fattori quali: l’inclinazione del tetto (è consigliato una inclinazione di 30°; ombreggiamenti naturali o artificiali.
E’ possibile conoscere anticipatamente all’installazione del mio impianto fotovoltaico quanta energia potrò produrre?
Si. Infatti l’Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha elaborato una mappa riportante i valori medi di irraggiamento solare per i principali comuni d’Italia. E’ in base a questa mappa che si può capire quale sarà il valore medio di produzione.
Se l’impianto si rompe, per tutto il tempo che sta fermo perdo gli incentivi?
No. E’ possibile stipulare un contratto di assicurazione che garantisce il rimborso per la mancata produzione di corrente (compreso contributi).
I pannelli non si rompono con la grandine?
I pannelli sono garantiti anche contro la grandine. In ogni caso l’assicurazione compre anche i danni causati da eventi atmosferici.
Quanto costa un impianto fotovoltaico?
Il costo dell'impianto è variabile in funzione delle sue dimensioni.Indicativamente i prezzi di riferimento possono essere compresi tra i 4000 e i 6000 euro. Per impianti di rilevanti dimensioni il prezzo può risultare sotto i 4000 euro indicati. Inoltre la continua ricerca da parte dei produttori per inserire sul mercato nuovi prodotti, fa si che i valori indicati subiscano riduzioni anche nel breve periodo.
Quanto costa la manutenzione ad un impianto fotovoltaico?
Il costo annuo di manutenzione è abbastanza contenuto: normalmente è stimato in circa l’1% del costo dell’impianto.
Parlare di Impianto solare termico e di impianto fotovoltaico è la stessa cosa?
No. Anche se entrambe le tipologie d’impianto utilizzano il sole come fonte energetica, mentre i pannelli solari termici utilizzano l’energia termica del sole per riscaldare l’acqua da utilizzare per uso igienico sanitario o per il riscaldamento, i moduli fotovoltaici trasformano direttamente la radiazione solare in energia elettrica.
Per ogni Kw di potenza di quanto spazio ho bisogno?
Un valore indicativo di occupazione di superficie è di circa 8 -10 mq per kW di potenza nominale installata.
Usufruendo delle tariffe del “conto energia”, in quanto tempo si recupera il capitale investito?
Indicativamente il tempo per recuperare il capitale investito è compreso tra 8 e 12 anni. Bisogna però tenere in considerazione quanto produce l’impianto. La produttività dell’impianto è determinata da diversi fattori, tra i quali per esempio la quantità di radiazione solare disponibile (determinata da latitudine del sito d’installazione e orientamento dei pannelli), dalle dimensioni dell’impianto, dalle tariffe incentivanti che ci vengono riconosciute (impianto integrato, non integrato, tetto con presenza di amianto). |